Vi ricordate la scena in cui Ray, interpretato da Dustin Hoffman nel celebre film Rain Man – L’uomo della pioggia, indovina il numero di stuzzicadenti?
Non aveva avuto il tempo per contarli, eppure dichiara subito “82, 82, 82.” e poi “certo, 246 in tutto.”
Questa abilità in Ray era più spiccata che in altri, come un sesto senso che ci permette di esprimere un numero, una quantità, anche senza avere il tempo di calcolarla.
Gli scienziati hanno individuato una regione della corteccia cerebrale che è particolarmente sensibile a fare stime come quella di Ray.
Presumere la quantità, il dire per esempio che sono 5 le polpette che ho nel piatto, mentre sono centinaia gli spaghetti è come per Ray dire il numero esatto di stuzzicandeti che stanno sul pavimento. Lui ha solo sviluppato maggiormente questa capacità.
Science ha pubblicato lo scorso giovedì questa notizia.
C’è una relazione tra questa abilità e la capacità di risolvere test matematici standard, o un’equazione. Le aree corticali che si attivano sono tuttavia leggermente differenti a seconda del numero che è interessato dalla stimolazione, un 8 non stimola precisamente la stessa area del 5. Il test viene condotto mostrando dei cerchi colorati su un monito al soggetto sotto esame e evidenziando le aree corticali attive con la risonanza magnetica funzionale FMRI. Interessante apprendere che, degli oltre 80.000 neuroni testati, si evince una capacità di organizzare e suddividere tra numeri bassi, in un emisfero, e alti, nell’emisfero opposto.
Si può similmente a questo esperimento tracciare una mappa degli altri sensi e della pelle, e delle articolazioni e così via, fino a stabilire una corrispondenza, in ciascun individuo, tra alcune funzioni e la corrispondente attivazione nella corteccia. Tale mappatura è oggettiva e dinamica, come si è detto, a causa della neuroplasticità, ovvero capacità di adattarsi continuamente e dinamicamente.
Viene richiesta un’eccellenza in una determinata funzione? Ecco che il cervello, progressivamente, rende disponibile un maggior numero di neuroni per gestirla.
Possiamo diventare abili come Ray in diversi ambiti della nostra esistenza? La risposta delle neuroscienze e di Z-Health® è positiva, poiché possiamo stimolare con opportune tecniche le funzioni meno sviluppate per farle progredire, a qualsiasi età, anche in contesti difficili, per impiegare meglio il nostro potenziale, per guarire dal dolore e per incrementare le nostre prestazioni, per una vita in linea con gli incredibili strumenti che la natura ci ha fornito.
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